English version English Version

 

festa2face

 

le generalita'

La valutazione dei visi incerti della pittura è opera da sempre tra le più complesse tra quelle che impegnano la critica dell’arte, in quanto richiede una conoscenza profonda non solo della mano pittorica dell’artista ma altresì del suo contesto storico e culturale, dell’opera dei discepoli e dei pittori allo stesso più vicini. Tale ermeneusi raggiunge il più alto grado di difficoltà con riguardo alle opere di Leonardo, per la singolare complessità dell’autore e per il gran numero di dipinti emulativi. I criteri indicati nel festa2face offrono ora un metodo completo ed efficace per l’analisi e la comparazione dei visi incerti nella storia dell’Arte, apportando ai dibattiti letterari sulle attribuzioni un contributo nuovo. L’introduzione di criteri scientifici combinati alle argomentazioni di carattere artistico-letterario in cui si sostanzia il festa2face, consente di ricostruire nel modo più completo la personalità dell’artista, di comprenderne la tecnica, di raggiungere, in definitiva, la sua “poetica”, ciò che appare essenziale per la comprensione delle sue opere.
Emerge, insomma, la necessità che l’interprete adotti un approccio metodologico complesso interdisciplinare, in definitiva più pienamente “culturale”, e ciò in quanto l’opera artistica, e in particolare quella di Leonardo, costituisce l’espressione più alta e più complessa della cultura umana.

La tecnica che stata realizzata per Attribuire i Visi Incerti della Storia dell’Arte mediante si avvale dell’analisi della tecnica di disegno, scultorea o pittorica dell’Artista nella “costruzione” dell’opera d’Arte, intesa sia nel termine di realizzazione del supporto materiale sul quale Essa stessa viene realizzata, sia nella realizzazione degli strumenti che portano alla sua “realizzazione progressiva”, come step susseguenti, sia nel confronto con altri Visi realizzati dallo stesso autore o da altri, analizzati mediante tecniche di software per l’analisi dei tessuti duri e molli del viso, utilizzate in ortodonzia, chirurgia ortognatica e chirurgia plastica, implementati e modificati per studiare sia le variabili morfometriche del cranio e dei tessuti molli, sia per analizzare le variabili legate all’uso di colori e di qualsiasi altro materiale specifico per la realizzazione dell’opera,sia essa pittorica che scultorea.
Dopo aver ricavato i dati grezzi dei visi e delle strutture profonde del cranio, questi vengono analizzati staticamente mediante un nuovo sistema di analisi “in proporzione “ sia del viso come tessuti molli che del cranio come tessuti duri e confrontati con la “tecnica abituale “, intesa come confronto delle stesse misure “reali” e/o proporzionali dello stesso artisti , di artisti coevi, o di artisti precedenti o seguenti lo stesso, in modo da metterne in evidenza similitudini e differenze.
Questa tecnica è stata adottata per l’attribuzione del “Ritratto Lucano”, di recente rinvenuto in Lucania e attribuito presumibilmente a Leonardo da Vinci.
Il percorso di attribuzione di questo “Autoritratto” si presenta come “modello” per l’attribuzione degli altri possibili Visi Incerti della Storia dell’Arte, poiché è noto che Leonardo, studioso profondo dell’Anatomia del Volto, ritraeva i visi tenedo presenti parametri anatomici di grande precisione e ripetibilità, che solo con le tecniche computerizzate più recenti è stato possibile cominciare a decifrare, almeno in parte.


festa2face Torque Value
Tecnica per il corretto posizionamento delle radici all' interno delle corticali secondo l' Antropologia del Genoma

Il confronto fra l’evoluzione del cranio dell’Homo Sapiens e le modifiche di perdita di osso a livello della corticale soprattutto del mascellare superiore ha portato negli ultimi 4000 anni a modifiche sostanziali non solo nell’occlusione, ma anche nell’ATM e sulla colonna vertebrale.
Con il metodo® festa2face  si sono studiati i valori di torque dei denti dell’arcata superiore e inferiore da settimo a settimo e si sono inseriti valori medi di torque che rientrassero all’interno delle curve gaussiane dei valori di range della prescrizione Roth e di quella MBT.
I valori ottenuti si trovano all’interno di entrambe le prescrizioni  sono applicabili in modo esteso ai vari gruppi razziali esistenti perché tengono conto di modifiche evolutive comuni.
Si possono così diagnosticare e prescrivere le posizioni radicolari, applicabili a tutte le metodologie ortodontiche, protesiche e implantari.

Tabella Valori Torque