RITRATTO LUCANO :
Ritrovato di recente, nel Febbraio 2009, è un ritratto a olio su tavola, scoperto da uno storico medievalista durante una ricerca nell’archivio e nella pinacoteca di una famiglia aristocratica ad Acerenza, antico villaggio vicino Potenza, nella regione del Sud Italia, la Basilicata.
Il dipinto mostra un uomo in visione a tre quarti che indossa un cappello. Il dipinto è considerato autentico del periodo Rinascimentale e non una copia tardiva, benché la piuma sul cappello sia stata aggiunta più tardivamente e un occhio sembra sia stato ritoccato; inoltre, c’erano anche dubbi sulla bocca. Inoltre, si è anche ipotizzato che questo dipinto fosse un autoritratto di Leonardo, poiché porta sul retro la scritta “Pinxit mea”, scritta al contrario, che era una delle sue caratteristiche distintive. Su questo dipinto è stato realizzato il test di datazione radiometrica  C14 (Carbonio 14), che ha indicato una datazione fra il 1475 e il 1500 ± 25 anni.
Lo studio di natura morfologica, partendo dall’acquisizione delle immagini con programmi di grafica, attraverso la comparazione proporzionale e la ricostruzione per punti della superficie del volto, perviene alla costruzione di un reticolo virtuale in uno spazio 3D composto da un numero sufficiente elevato di punti di interpolazione. La maschera riprodotta avrà come sorgenti parametriche il ritratto di Acerenza ed il profilo di Melzi. Ci si avvale di programmi operativi in maniera sequenziale fino ad un programma di modellazione finale in 3D. Al fine di avere un riferimento tridimensionale concreto, si farà anche uso di un modello di volto realizzato in gesso. Tale plastico sarà realizzato avendo a riferimento il dipinto di Acerenza.
CONCLUSIONI
Nei confronti con altri ritratti misurati con il metodo festa2face già attribuiti emerge che:
I Disegni di Windsor sulle proporzioni del cranio e del viso RL19057,  l’RL12601, il Foglio di Torino con le misure antropometriche del viso e dell’occhio BR 15574 & 15576 r, il viso dell’Uomo Vitruviano, e il Ritratto Lucano presentano Misure Verticali, secondo la Calibrazione riportata sui primi tre Disegni citati, dallo stesso Leonardo e riprodotta con il Metodo  festa2face, quasi completamente sovrapponibili, con una precisione del decimo di millimetro!
Cinque muscoli facciali riprodotti sul Disegno RL19012v presente nella Collezione di Windsor sono riprodotti nel Ritratto Lucano, e precisamente il Muscolo Massetere Superficiale, il Muscolo Procero, il Muscolo Zigomatico Maggiore, il Muscolo Zigomatico Minore e il Muscolo Quadrato del Labbro Superiore
l’Autoritratto, il Disegno presente nella Biblioteca Reale di Torino , il Viso dell’Uomo Vitruviano e il Ritratto Lucano presentano alcune Misure Verticali facciali sovrapponibili.

STUDIO PRELIMINARE SUI VOLTI DEL GIUDIZIO UNIVERSALE DI MICHELANGELO :
Scopo di questo studio è stato quello di dimostrare la sovraponibilità di alcuni visi del giudizio Universale di Michelangelo con ritratti e sculture contemporanee all'anno in caso di incertezza nell'attribuzione.
I ritratti e le sculture sono state acquisite ad alta definizione per consentire analisi accuratissime. L'analisi è stata modificata ed adattata alla tecnica ed allo stile di Michelangelo mediante il Metodo festa2face .
In relazione alle caratteristiche analizzate del grande artista, sono state adottate 18 misure profilometriche e verticali, prendendo come riferimento come unità di misura il punto Na-Sn secondo il canone Vitruviano, definito dallo stesso Vitruvio.
CONCLUSIONI
I Risultati hanno evidenziato da parte di Michelangelo, una differeza non superiore ai 4,5 - 5 mm nel caso delle misure superiori o uguali a 170-200 mm, mentre una differenza non superiore ai 2 mm nelle misure inferiori ai 200mm. In conclusione le misure effettuate con il metodo festa2face hanno dimostrato che Michelangelo ed i suoi contemporanei hanno rispettato la divina proporzione del viso di Vitruvio con un errore inferiore al decimo di millimetro nel segmento superiore, intermedio ed inferiore della faccia.